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Vitamina D e Coronavirus

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view post Posted on 28/3/2020, 19:46

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Ciao a tutti,
quanto segue sono cose che ho sempre pensato, così come sempre consigliato da alcuni esperti di alimentazione; questa volta non sono a dirlo medici o studiosi contestati da coloro a cui danno fastidio.
L'articolo si commenta da solo, ciao a tutti

Matteo

Da " Il Giornale"
Coronavirus, la scoperta dei ricercatori: "Vitamina D placa l'infenzione"
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori di Torino ha evidenziato una carenza importante di vitamina D nei pazienti affetti da coronavirus

Rosa Scognamiglio - Sab, 28/03/2020 - 11:07
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"La vitamina D riduce il rischio di infenzioni respiratorie di origini virali e irrobustisce il sistema immunitario". Ad affermarlo è un gruppo di ricercatori dell'Università di Torino che, nell'ultime settimane, ha analizzato la correlazione tra l'insorgenza dell'infiammazione polmonare ingenarata dal coronavirus e la carenza di vitamina D, specie nei soggetti immunodepressi.



Lo studio, condotto da Giancarlo Isaia, docente di geriatria e presidente dell'Accademia di Medicina di Torino e da Enzo Medico, ordinario di Istologia, ha evidenziato che una buona percentuale di italiani affetta da Covid presenta un notevole deficit vitiminico. Anzi, a dirla tutta, questa insufficienza interessa una vasta fetta della popolazione, senza distinzione di età e sesso.

Alla luce dell'indagine svolta, gli studiosi suggeriscono un incremento della vitamina D attraverso il consumo di alimenti specifici - quali latte e formaggi, per esempio - e l'esposizione moderata al sole. La dritta è rivolta soprattutto ai medici affinché "in associazione alle ben note misure diprevenzione di ordine generale, di assicurare adeguati livelli di vitamina D nella popolazione, ma soprattutto nei soggetti già contagiati, nei loro congiunti, nel personale sanitario, negli anziani fragili, negli ospiti delle residenze assistenziali, nelle persone in regime di clausura e in tutti coloro che per vari motivi nonsi espongono adeguatamente alla luce solare".

I dati emersi in seno alla ricerca evidenziano "una elevatissima ipovitaminosi D" (carenza di vitamina) negli ammalati di Covid con infiammazione polmonare. Inolte, spiegano gli esperti alle pagine del quotidiano Leggo: "Potrebbe anche essere considerata la somministrazione della forma attiva della vitamina D, il calcitriolo, per via endovenosa in quei pazienti affetti da Coronavirus e con funzionalità respiratoria compromessa". Sia chiaro, non si tratta di una cura prodigiosa, ma di un prezioso suggerimento utile ad irrobustire il sistema imunitario. Le evidenze scientifiche segnalano "un ruolo della vitamina D sulla modulazione del sistema immune,ma anche un effetto nella riduzione del rischio di infezioni respiratorie di origine virale,incluse quelle da Covid".

Ma dove si trova la vitamina D? La risposta è presto detta. Gli alimenti più ricchi sono: fegato, olio di pesce, pesce marino e tuorlo d’uovo. E anche l’esposizione al sole aiuta ad aumentarne i livelli. Il suggerimento, pertanto, è quello di "esporsi alla luce solare, anche su balconi e terrazzi, alimentandosi con cibi ricchi di vitamina D, come latte,formaggio, yogurt e assumendo preparati farmaceutici". Ad avvalorare la tesi dei ricercatori c'è il caso delle 32 suore di clausura in un convento di Tortona, diventato focolaio del coronavirus nell'Alessandrino. Non a caso, nel buio delle celle e dei chiostri delmonastero, tutte le monache sono state contagiate, cinque sono morte dopo pochi giorni, mentre un'altra decina si trova ancora ricoverata in rianimazione negli ospedali di Cuneo e Tortona ed ad ogni suora è stata riscontrata una grave carenza vitaminica.

Fanno eccezione dallo studio i bambini che, per fortuna, non riportano tale deficit. "La ridotta incidenza di Covid 19 nei bambini, - concludono gli esperti - potrebbe essere anche attribuita alla minore prevalenza di ipovitaminosi D conseguente alle campagne di prevenzione del rachitismo attivate in tutto il mondo dalla fine dell’Ottocento,mentre la distribuzione geografica della pandemia sembra potersi individuare maggiormente nei Paesi situati al di sopra del tropico del cancro, con una relativa salvaguardia di quelli subtropicali, più caldi e soleggiati".
 
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view post Posted on 29/3/2020, 16:49

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Ciao. Matteo. Interessante la tua citazione dell' articolo .
Credo che la maggior parte delle persone, me inclusa, non ponga molte attenzione alle carenze dell' organismo, ma che tenda a mangiare ciò che più piace
al palato.
Si, certo. Magari evita i fritti, l' eccesso di zuccheri, sa che frutta e verdura fanno bene, ecc.
Ma senza approfondire.
Ricordate il caso della mucca pazza ? era nato per l' alimentazione dei bovini.
Ho sentito parlare di dieta per gruppi sanguigni e che i latticini non fanno bene.
Credo che l' alimentazione che va bene per uno non vada bene poi per tutti.

Cinzia
 
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view post Posted on 29/3/2020, 17:57

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Ciao Cinzia,
hai perfettamente ragione, anch'io tempo fa ascoltai in tv e poi trovai anche articoli sul web sul fatto che l'alimentazione va adattata a ciascuno di noi, ai gruppi sanguigni, alle intolleranze ed ad altro.
Questo vuol dire che le vitamine di cui abbiamo bisogno ognuno dovrebbe ricavarle dagli alimenti, che più si adattano al proprio fisico e che sono da questo tollerati.
Il punto è: se come dicono, c'è un'alta percentuale di contaminati da coronavirus che non accusano sintomi e passano indenni senza conseguenze, occorre studiare perché avviene questo e cosa hanno in più queste persone.
In questo modo tutti possiamo attrezzarci adeguatamente e metterci a pari.
Purtroppo il problema è che per fare certe cose occorre ci sia la convenienza economica nel caso di privati oppure fondi pubblici adeguati per portare avanti questi studi e quindi avere in un secondo momento un ritorno economico.
In un mondo sempre più monopolizzato purtroppo dietro ogni cosa non sappiamo mai cosa possa esserci: la ricerca indipendente è sempre più rara ed in tutti i campi il ricercatore o vende il brevetto della sua ricerca oppure viene attaccato da tutti.
Ad esempio ho letto qui

www.adnkronos.com/fatti/cronaca/20...1jrRHOafiO.html

che Trump era disposto ad acquistare a prezzo altissimo il brevetto degli studi su un vaccino per il coronavirus di studiosi tedeschi.
Ognuno poi può immaginare le conseguenze di queste azioni.
Ciao atutti,

Matteo
 
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view post Posted on 29/3/2020, 18:57

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Hai detto bene Matteo, occorre studiare le persone asintomatiche e capire dalle loro caratteristiche
cosa rende un sistema immutitario pù resistente alle malattie rispetto ad altri.
Se la situazione è quella dell' articolo, dobbiamo rivolgere altrove la nostra attenzione, pregando
che si trovi da altre parti un vaccino per la prevenzione e un farmaco per la cura.
E ringraziare chi ci sta aiutando, collaborando perché il poco che stiamo facendo conta molto.

Cinzia
 
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view post Posted on 2/4/2020, 20:24

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Ok ok
 
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view post Posted on 7/7/2022, 19:18
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Informazione interessante
 
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